La camicia maschile bianca

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Può essere anche rubata dal guardaroba del vostro lui, l’importante è che sia in un cotone consistente, meglio se stretch e un po’ allungata sui fianchi. Troverete sbalorditivo accorgervi che vi risolve tutti i dubbi di stile. Il vostro capo vi ha fatto partire in fretta e furia per un WEnd di lavoro? Non avete neppure fatto in tempo a fare la valigia e siete costrette ad imbarcarvi con una shopper e poco altro? La camicia maschile, camaleontica, si trasformerà a seconda delle occasioni: giorno, cocktail e anche sera, solo aggiungendo accessori speciali. L’importante è averne almeno due nell’armadio sempre candide e immacolate.

1. DI GIORNO

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Un outfit semplice e chiccoso per andare in ufficio o per fare le vostre commissioni sentendovi sempre a vostro agio. Abbinate la camicia ad una longuette nera, delle décolleté platform e una borsa Jackie’s e siete subito al top! Un tocco in più? Occhiali alla Brigitte Bardot, collana di perle a più giri e cintura Chanel!

2. PER L’APERITIVO

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Fate come Emma Watson, essenziale e raffinata con la camicia bianca abbinata ad una gonna lunga e capelli raccolti. Se volete sentirvi come una diva degli anni ’60, invece, optate per un pratico pantalone modello Capri e delle ballerine.

3. LA SERA

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Per una cena al ristorante o una sera a teatro abbinate la camicia bianca ad una gonna lunga o un pantalone a zampa di un tessuto importante e sarete semplicemente impeccabili senza esagerare.

Milla

 

 

La sottoveste

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Ebbene sì! Bisogna sempre averne una in armadio!

Anzi, sapete cosa vi dico? Ogni donna dovrebbe averne almeno 3, in tre colori diversi: nero, nude e avorio. Ma se proprio dovete scegliere, ed acquistarne solo una, optate per quella color nude con dettagli in pizzo valencienne; è femminile e si abbina bene con altri colori come il nero e l’off white. La sottoveste deve diventare il must del vostro guardaroba, da portare sempre in valigia. Se ben accessoriata può diventare uno splendido abito da occasione, mentre indossata con un maxi-cardigan può farvi scoprire un perfetto look “da giorno” chiccoso e iper femminile. Volete esagerare? La stessa sottoveste in color nude abbinata a dei sandali gioiello, cascate di bijoux e una stola di organza enorme non avrebbe nulla da invidiare ad un abito da sera! Vi state chiedendo come? Ora ve lo dico…

1. DI GIORNO

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Abbinate la sottoveste ad un cardigan over size, da legare o meno con una fusciacca in vita. Ai piedi tacchi o ballerine, e in testa una fascia per capelli o un paio di occhialoni da diva e sarete subito sexy e di tendenza.

2. PER L’APERITIVO

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Femminile e stiloso, questo è un look adatto per un aperitivo estivo all’aperto o per l’inaugurazione della mostra di un amico. Abbinate una sottoveste colorata a dei sandali non troppo vistosi o a delle Mary Jane in satin. Un mio consiglio è quello di  annodare un foulard intorno al collo e lasciare che vi cada lungo le spalle, così da rendere il vostro outfit ancora più fashion.

3. LA SERA

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Il look diventa splendidamente chic ed elegante grazie ad un semplice, ma fondamentale, cambio di accessori. Una clutch gioiello, una decoltè dorata o un sandalo Sling Back e il vostro outfit serale è pronto!

La donna piccola e magra

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Se la figura è caratterizzata da statura e proporzioni inferiori alla media, se prevalgono linee regolari ma brevi e l’ossatura è sottile, la corporatura è indubbiamente minuta. Alcuni suggerimenti tecnici saranno utili per rispettarne le caratteristiche e potenziarne i pregi.

SI’

  • a gonne a pieghe strette o plissettate: aggiungono un volume calibrato intorno alla vita e ai fianchi, dando più equilibrio alle proporzioni;
  • ad viti dalla linea scivolata, con cucitura sotto al seno e motivi verticali per tutta la lunghezza: slanciano la figura e calibrano i volumi;
  • ad abiti senza cucitura in vita, con spalle squadrate ma non ampie: creano linearità continua su tutta la silhouette, allungandola;
  • a camicie leggermente sagomate in vita: donano particolare forma e slancio, senza accorciare la figura;
  • a pantaloni con gamba lineare e dritta: conferiscono un modesto volume, senza accorciare la lunghezza della gamba;
  • a cinture strette in vita, purché sottili: non spezzano drasticamente la figura e regalano un modesto volume ai fianchi;
  • a giacche corte in vita e moderatamente ampie: enfatizzano le misure, favorendo l’idea di maggior lunghezza all’intera figura;
  • a giubbini, bolerini e sciarpe sottili: aggiungono il giusto volume;
  • a scarpe con tacchi alti e sottili: regalano quei magici centimetri in più, slanciando la gamba, senza evidenziarne la magrezza;
  • a tessuti leggeri: accarezzano il corpo senza segnare o allargare;
  • al bianco: aiuta a dare risalto e aggiunge volume;
  • a borse di piccole dimensioni e di forme arrotondate.

NO

  • a gonne a pieghe larghe, a ruota, o con ruches ai bordi: conferiscono ampiezza e larghezza aumentando i volumi e accorciando ulteriormente la silhouette;
  • a giacche svasate, che ricadono a campana, o a modelli a blusa che ricadono al di sotto dei fianchi: allargano, conferendo un’ampiezza che accorcia l’intera figura;
  • ad abiti dalla linea a V, con ampiezza a livello delle spalle e stretti in fondo: allargano e accorciano;
  • ad abiti dalla linea a trapezio ampio, e con motivi orizzontali sotto i fianchi: abbassano e ingoffano la figura;
  • a pantaloni svolazzanti, ampi per tutta la lunghezza della gamba, e a modelli a zampa di elefante, svasati verso il fondo: accorciano inevitabilmente la gamba e allargano;
  • a tessuti spessi, pesanti, rigidi: appesantiscono, allargano le ampiezze e giocano a sfavore di lunghezza e linearità;
  • a cinture ampie, di colore contrastante e strette in vita: spezzano la figura, sottolineandone le relative proporzioni;
  • a scarpe rasoterra, o con tacchi grossi e di media altezza, o a zeppe esagerate: evidenziano bassezza e magrezza anziché mimetizzare;
  • a borse grandi e a tracolla, soprattutto se geometriche.

La donna piccola e formosa

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Alla tipologia “piccola e formosa” appartengono le figure abbondanti nelle circonferenze e minute nelle lunghezze. In questi casi sarà utile adottare alcuni accorgimenti che creino l’effetto di una figura allungata e contemporaneamente più snella.

SI’

  • a righe o dettagli, come cuciture e doppie file di bottoni, in senso verticale e posti a breve distanza l’uno dall’altro;
  • a scollature a V, colli sciallati, colletti ampi e colletti alla coreana;
  • a bluse o tuniche lineari e calibrate, con apertura centrale, e lunghe subito oltre i fianchi o a 3/4;
  • a gonne lineari e dritte, caratterizzate da pieghe centrali;
  • a gonne plissettate, purché con pieghe sottili e vicine tra loro;
  • a pantaloni morbidi in vita, con gamba lineare e comoda e piega centrale;
  • ad abiti camicia con spalle lineari e calibrate, abbottonatura centrale e un’ampiezza che segua il corpo senza segnare ed evidenziare la circonferenza;
  • a colori scuri e a tessuti con fantasie minute, come righe verticali sottili e ravvicinate;
  • a scarpe con tacchi dallo spessore calibrato, mediamente alti;
  • a borse piccole e a manico;
  • a cinture sottili portate allentate.

NO

  • a righe o motivi verticali posti a larga distanza tra loro, e a tutte le linee orizzontali;
  • a scollature quadrate, ampie e tonde, o girocollo;
  • a camicie o maglie ampie, scampanate, corte sui fianchi;
  • a maniche a sbuffo o a pipistrello;
  • a giacche svasate che ricadono a campana, con pieghe sulle spalle;
  • a gonne con bande orizzontali o volant;
  • a pantaloni stretti in vita e sul fondo;
  • ad abiti aderenti con spalle eccessivamente imbottite;
  • a colori chiari e tessuti lucidi;
  • a scarpe ultrapiatte o con tacchi sottilissimi;
  • a borse grandi e a tracolla;
  • a cinture grandi ed evidenti.

 

La donna alta e magra

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Questo tipo di figura risulta, di solito, molto elegante e lineare. L’aspetto del corpo ha dimensioni allungate. L’ossatura è quasi sempre sottile e il peso corporeo generalmente inferiore alla media. Lo scopo degli accorgimenti e delle soluzioni da adottare è quello di far apparire questa figura meno magra in rapporto all’alta statura che la caratterizza.

SI’

  • a scollature lineari, a barchetta o asimmetriche, e a spalline dalla forma arrotondata: focalizzano l’attenzione sulla parte alta conferendo ampiezza e volume alle spalle;
  • a linee e motivi orizzontali, come tessuti rigati o particolari cuciture: aggiungono volume;
  • a tasche applicate su camicie, giacche o pantaloni: spezzano la linearità e aumentano i volumi;
  • a tessuti lucidi e a colori chiari e luminosi: catturano la luce e allargano le proporzioni;
  • a gonne a pieghe larghe, dal taglio svasato o morbido, arricciate in vita: rendono più sinuosa la silhouette e conferiscono qualche curva in più;
  • a giacche o trench stile safari,con tasche applicate e cintura in vita: aggiungono volume alla figura;
  • a pantaloni arricciati in vita o con le pince, leggermente svasati sul fondo: donano ampiezza ai fianchi, morbidezza e volume alla gamba;
  • ad abiti con motivi o dettagli asimmetrici: allargano conferendo l’idea di maggior volume
  • ad abiti dalla linea a clessidra, con ampiezza all’altezza delle spalle, vita segnata e linea ampia nella parte inferiore: creano volume;
  • a fantasie dalle medie o micro proporzioni, morbide e arrotondate: riempiono la figura e creano un discreto volume;
  • a borse di grandi dimensioni e a tracolla;
  • a scarpe con il tacco basso: l’ideale è il mocassino;
  • a cinture di dimensioni evidenti, portate allentate.

NO

  • a scollature a V, quadrate, normali o profonde: dividono i volumi, spezzano le proporzioni facendo apparire la figura ancora più sottile;
  • a camicie con linee e cuciture o abbottonature che si sviluppano in verticale: allungano e restringono ulteriormente le proporzioni;
  • a tessuti pesanti e rigidi, in colori scuri: irrigidiscono le forme e nello stesso tempo le rendono più sottili;
  • a gonne aderenti, a pieghe plissé, strette o a ruota: evidenziano la magrezza della figura;
  • a giacche dal taglio aderente e spalle strette: evidenziano la verticalità della figura;
  • a pantaloni dalla linea fasciante o aderente, a modelli a tubo o a sigaretta: sottolineano la silhouette, evidenziandone la snellezza;
  • ad abiti con tagli, cuciture, pieghe o abbottonature evidenziate e centrali: allungano e restringono;
  • all’abito stile impero, o dalla linea ampia e svasata. Il primo allunga e restringe ulteriormente la figura; il secondo, con il suo volume, sottolinea la magrezza;
  • a foulard, sciarpe e collane lasciati cadere lunghi e morbidi lungo il busto: assottigliano;
  • a fantasie, macro ed evidenti, dalla forma geometrica e squadrata: assottigliano e conferiscono ulteriore linearità e spigolosità alla figura;
  • a borse piccole e a mano;
  • a scarpe con il tacco, soprattutto a spillo;
  • a cinture di dimensioni ridotte.

La donna alta e formosa

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In questa tipologia l’aspetto generale del corpo è sottolineato da una statura superiore alla media. Le linee sono imponenti e l’ossatura che costituisce la struttura è per lo più robusta. I suggerimenti relativi all’abbigliamento saranno utili per conferire alla linea eleganza e ridurre visivamente i volumi.

SI’:

  • a giacche dalla linea regolare e con spalle definite, come quelle alla coreana, con abbottonatura centrale e piccolo colletto (da indossare sbottonate);
  • a giacche appena sagomate in vita, con spalle squadrate, mai troppo imbottite, monopetto e senza collo, lunghe fino ai fianchi;
  • a camicie dalla linea fluida, tipo blusa lunga, da portare sciolte, o a casacche, lunghe e dritte con spacchetti laterali;
  • a cardigan morbidi e diritti, aperti sul davanti e lasciati sbottonati;
  • ad biti a camicia con taglio dritto e senza cintura in vita;
  • a pantaloni moderatamente ampi e dritti, morbidi in vita e sui fianchi;
  • a gonne dritte, lunghe fino al ginocchio, o fino al polpaccio, con cuciture laterali morbide lungo i fianchi;
  • a tessuti rigati, dettagli, cuciture che si sviluppano in verticale;
  • a colori scuri e tinte unite;
  • a scarpe con tacchi medi o alti, bilanciati al volume della gamba;
  • a borse grandi a tracolla;
  • a cinture sottili, portate allentate: danno equilibrio.

NO:

  • a giacche svasate o con imbottiture sulle spalle;
  • a giacche tipo sahariana o parka;
  • a camicie con inserti in pizzo, pieghe, ruches e volant;
  • a pullover o maglioni in lana grossa, con intrecci o a effetto peluche;
  • ad abiti attillati e fascianti;
  • a pantaloni a sigaretta senza pince;
  • a gonne svasate, con volant o bordate con ruches;
  • a tessuti rigati o dettagli che si sviluppano in senso orizzontale;
  • a stivali aderenti o in tessuto elasticizzato;
  • a borse piccole con manico;
  • a cinture alte e con grandi fibbie: evidenziano il volume.

La donna asiatica

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Il colore scuro delle donne asiatiche è, spesso, un riferimento di seduttività. Spazia tra sfumature di nero profondo ad altre di castano. E’ un capello, generalmente, lucente e liscio.

E’ inevitabile che il make-up cambi a seconda della fisionomia. Le donne orientali in genere hanno un viso dalla forma regolare, ma è fondamentale, in questo caso, migliorare il colore della pelle e valorizzare il taglio palpebrale, spesso esasperando questa caratteristica che, di solito, le donne asiatiche non sanno apprezzare.

  • scegliete un fondotinta di colore simile a quello della pelle. Il sottotono giallo si elimina usando un prodotto tendente al pesca;
  • fissate con cipria trasparente in polvere e opaca;
  • i colori di ombretto consigliati sono: le declinazioni del rosa da quello più pallido al salmone, tutte le tonalità del viola spento, del blu spento e del grigio antracite;
  • gli zigomi, che generalmente non sono pronunciati, vanno evidenziati con un blush dalla tonalità rosata, albicocca;
  • ottimo anche il lucidalabbra, sia trasparente sia colorato, per far apparire le labbra più carnose;
  • la palpebra superiore, morfologicamente inesistente e piatta, si valorizza scurendola con toni cupi e opachi perfettamente sfumati, senza mai arrivare a coprire l’intera arcata sopracciliare. Il taglio palpebrale va evidenziato con la matita scura e allungato verso l’esterno; sull’area oculare interna, vicino alla radice del naso, va creata una zona di chiaroscuro con un ombretto color tortora per dare più profondità, equilibrio e volume tra gli occhi e il naso;
  • per sottolineare la forma degli occhi è perfetto l’eye-liner nero; indispensabile il mascara nero per intensificare lo sguardo, solo sulle ciglia superiori, soprattutto quelle più esterne;
  • per la bocca, generalmente piccola, vanno delineati i contorni con la matita prima di applicare il rossetto, scegliendo i colori che spaziano dai rosa smorzati al rosso cupo, dal fucsia al violetto, a tutte le tonalità ambrate accese. Per la sera, usate un rossetto rosso lacca.

La donna africana

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Il colore di capelli delle donne africane è sempre scurissimo o mediamente scuro; spazia tra il nero corvino, il castano freddo e quello caldo. E’ un capello di natura mosso o crespo.

Affinché il trucco sia visibile, sulla pelle nera, vanno scelti colori particolarmente evidenti e vivaci. Il make-up deve essere mirato per uniformare il colorito e valorizzare i punti salienti. In questo caso la tecnica e le scelte cromatiche sono molto importanti.

  • delineate gli occhi con la matita nera sia sulle palpebre superiori sia su quelle inferiori e sfumate bene;
  • preferite ombretti nei toni del rosso spento, del viola, del ciclamino, del porpora, del prugna, del blu, del rame, del bronzo, del verde o il blu dorato, applicandoli sia sulle palpebre superiori sia su quelle inferiori, optando per texture satinate;
  • tamponate con un velo di cipria trasparente, dalla tonalità giallo ocra, per illuminare il viso;
  • truccate le labbra direttamente con il rossetto, senza tracciare il contorno a matita. Applicatelo sulla zona centrale della bocca e sfumatelo leggermente sul resto della bocca fino al contorno;
  • scegliete un fondotinta tendente all’arancio o all’ocra, soprattutto se avete la pelle che tende al grigio. Evitate i toni spenti: tolgono luminosità e freschezza al viso;
  • applicate il mascara nero su tutte le ciglia, sia superiori sia inferiori;
  • tracciate una riga di kajal sulla rima palpebrale inferiore;
  • applicate un blush in polvere opaca, preferendo colori squillanti ed evidenti. Scegliete le varie sfumature che vanno dall’arancio al rosso porpora al rosa acceso;
  • scegliete rossetti color mattone, rosso, ciclamino smorzato, arancio, rosa caldo. In alternativa, usate il gloss nei toni brillanti del rosso, del ciliegia e del ciclamino o, per un effetto più raffinato, solo trasparente.

Il rosso freddo

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Quasi sempre i capelli rosso freddo appartengono a donne che hanno scelto questo tono tingendoli. Infatti, a differenza del rosso naturale, hanno una componente cromatica tendente al viola.

Solitamente la carnagione di questo tipo di donna è pallida, sottile e diafana, caratteristiche da valorizzare ed enfatizzare attraverso un trucco mirato e misurato, in modo che il viso non risulti volgare.

  • per quanto riguarda il fondotinta, sceglietelo simile al vostro tono di pelle: in questo caso, beige chiarissimo o avorio;
  • accentuate le sopracciglia con la matita apposita, poiché potrebbero risultare eccessivamente chiare;
  • applicate abbondante mascara sulle ciglia superiori ed esterne, per rendere lo sguardo più espressivo e intenso;
  • stendete il rossetto preferendo la gamma dei bronzo, rame, arancio, rosso spento e quella delle terre bruciate;
  • delineate le palpebre superiori con una matita nera e sfumate attentamente;
  • sulle palpebre usate ombretti nelle tonalità delle terre, arancio, bronzo, rame, albicocca, ambra, mattone, verde ramato;
  • delineate il contorno labiale con una matita di uno o due toni più scuri rispetto al rossetto e sfumate con il pennello;
  • sfumate un velo di blush, scelto tra i toni medio chiari, come albicocca, bronzo, terracotta.

Il rosso caldo

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Il rosso naturale, tendente all’arancio, è tipico delle donne con i capelli rosso caldo. Lo si ritrova soprattutto in certi Paesi del Nord, come l’Irlanda.

La donna dai capelli rossi, caratterizzata da tratti somatici piuttosto atipici, è dotata infatti di un indiscutibile charme. Ecco i colori di make-up  più adatti per questa tipologia femminile:

  • il colore più adatto per la scelta del fondotinta sarà simile alla tonalità naturale della pelle: un beige caldo, solare, dorato o tendente all’ambra;
  • il colore del mascara dovrà essere nero, da applicare con cura sulle ciglia superiori, soprattutto quelle più esterne;
  • optate per toni di rossetto in sintonia con i colori usati per il trucco degli occhi. Quelli maggiormente indicati sono il prugna, il bordeaux, il rosso amaranto e tutte le tonalità di mattone scuro o cioccolato tendenti al prugna e al viola;
  • delineate il contorno labiale con una matita di un tono più scuro del rossetto e sfumatela perfettamente con il pennello;
  • scegliete una matita nera o marrone per delineare il margine palpebrale e sfumate perfettamente con il pennello;
  • gli ombretti da preferire per ottenere una sfumatura morbida e vellutata vanno scelti tra il viola, il lilla, il bordeaux, il prugna, il blu violaceo, il grigio con toni blu: danno un risultato molto interessante. Meglio evitare sugli occhi colori squillanti, soprattutto la gamma dei rosa, degli azzurri, dei verdi vivaci poiché risulterebbero troppo evidenti e volgari. Questo vale anche per le rosse con toni freddi;
  • le sopracciglia spesso appaiono chiare, quindi non molto visibili. Rendetele più evidenti con l’apposita matita scegliendo una tonalità vicina a quella naturale, oppure color tortora.